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OMR - News - 3 Agosto 2010

Martedì 3 Agosto 2010 Ulteriori notizie sull'avanzamento del progetto. Ecco perché ci sentiamo presi in giro dai dirigenti dell'Ospedale Moscati di Avellino. Dallo scorso anno ci siamo sentiti promettere che a metà di quest'anno l'aspettativa richiesta dall'infermiera per la partecipazione a questo progetto sarebbe stata concessa. Attendevamo anche una urgente risposta sulla torbida vicenda del cambio ferie consensuale per poter almeno partecipare al convegno ed agli eventi che si stanno svolgendo in questi giorni in Oceania. L'Ospedale non ha nè accordato le ferie nel periodo richiesto nè si è ancora pronunciato sulla richiesta di aspettativa e su quella di part-time verticale ciclico. A parte gli importanti eventi che si svolgono in queste settimane, stiamo andando verso la stagione delle piogge e questo significherebbe posticipare il progetto di un altro anno. Tutto questo perché in un anno i signori dirigenti (Direttore Generale, Direttore Amministrativo, coordinatrici) non avrebbero trovato una soluzione o piuttosto non hanno voluto trovare una soluzione per concedere un'aspettativa, per giunta non retribuita. Queste persone sono pagate fino a migliaia di euro al mese si soldi pubblici per prendere decisioni e da un anno stiamo ancora nelle stesse condizioni, con tutti i danni che abbiamo subito e che potete immaginare. Ritenete giusto che delle persone, professionali e profondamente motivate rimangano sospese in attesa di decisioni e di risposte che non arrivano? Alcuni reparti vengono chiusi, altri sembra accorpati, personale nuovo è entrato in servizio, ma concedere l'aspettativa senza assegni o un periodo di ferie sembra impossibile. Quando credono giusto questi signori, darci una risposta? Quando acquistare i biglietti costerà una fortuna o quando le piogge o magari un ciclone stagionale renderà quasi impossibile effettuare la spedizione o raggiungere le isole? In tutto questo tempo mi sono formato un'opinione o, se preferite, delle sensazioni. Credo che in questo Ospedale, qualificato come Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale (A.O.R.N.) a, tendenzialmente non venga concesso niente a nessuno, se non si è costretti da circostanze inoppugnabili. Forse perché, se si iniziasse ad accogliere qualche richiesta dei dipendenti, si potrebbe innescare un meccanismo che risveglierebbe dal torpore tutti quelli che sono convinti che nulla possa cambiare in questa regione. E del perché siamo in questa situazione che si potrebbe dire? Forse che siamo capitati, per quanto riguarda la realizzazione dle nostro progetto, nell'Azienda più indisponibile d'Italia? Forse è proprio così.